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LA STORIA DI CARLOTTA DEL BELGIO, PROPRIETARIA DEL CASTELLO DI MIRAMARE.

Maria Carlotta Amelia Augustina Vittoria Clementina Leopoldina di Sassonia-Coburgo-Gotha conosciuta come Carlotta del Belgio (Laeken, 7 giugno 1840 – Meise, 19 gennaio 1927) nata principessa del Belgio, divenne arciduchessa d'Austria e imperatrice del Messico grazie alle sue nozze con Massimiliano d'Asburgo.
Fu l'ultima figlia del re dei belgi Leopoldo I (1790-1865) e della sua seconda moglie Luisa d'Orléans (1812-1850).
La sua istruzione religiosa fu affidata al redentorista Vittorio Augusto Dechamps, fratello dell'allora ministro degli affari esteri e, più tardi, vescovo di Malines.
Quando Carlotta compì sedici anni ebbe come pretendenti il principe Giorgio di Sassonia e il re del Portogallo Pietro V. Nel mese di maggio del 1856, la principessa incontrò a Bruxelles l'arciduca Ferdinando Massimiliano d'Asburgo (1832-1867), fratello cadetto dell'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe. Le nozze tra Carlotta e Massimiliano furono celebrate il 27 luglio dell'anno seguente, al Palazzo reale di Bruxelles.
Qualche mese prima Massimiliano era stato nominato, dal fratello, governatore generale del Lombardo-Veneto, stato dipendente dall'impero austriaco, istituito nel 1815 con il congresso di Vienna.
Gli arciduchi arrivarono a Milano il 6 settembre 1857 e vi risiedettero fino al 1859, quando Massimiliano venne congedato dal suo incarico. Egli infatti aveva tentato di governare il regno seguendo principi liberali, scontrandosi però con l'autorità di Vienna.
Carlotta e Massimiliano si ritirarono per qualche tempo a vita privata, soggiornando soprattutto a Trieste dove fecero costruire il castello di Miramare, fino a quando, il 3 ottobre 1863, giunse alla loro residenza una delegazione di emigrati messicani per offrire ufficialmente all'arciduca la corona del Messico. In realtà i negoziati per questo progetto erano già in corso da più di due anni. Napoleone III di Francia si dichiarò pronto a sostenere militarmente Massimiliano come imperatore, essendo interessato alla formazione di un'area di cultura latina e cattolica in America centrale, per contrastare la crescente influenza dei nascenti Stati Uniti d'America. Dopo un periodo di esitazioni, il 10 aprile 1864 Massimiliano, essendo stato informato del risultato a lui favorevole di un referendum indetto in Messico, accettò la "corona della Nazione messicana".
I nuovi sovrani fecero la loro entrata solenne a Città del Messico, il 12 giugno del 1864, trovando un paese disorganizzato e sconvolto dall'insicurezza e dall'anarchia. Risultò presto evidente che era stata una minoranza della popolazione ad aver fatto appello a loro, sovrani stranieri, e non la maggioranza. Nonostante tutto essi iniziarono il loro regno con generosa fiducia: l'imperatore riuscì inizialmente a riconciliare i partiti politici, mentre l'imperatrice si rese popolare visitando la città di Veracruz durante un'epidemia di febbre gialla.
La situazione politica degenerò velocemente. Il 9 luglio 1866 Carlotta lasciò il Messico per ritornare in Europa. Essa si recò a patrocinare la causa del marito prima a Parigi, poi a Roma, senza ottenere alcun risultato. Napoleone III, a causa dei mutamenti avvenuti nel quadro politico europeo, abbandonò ogni progetto riguardante il Messico.
Durante la sua permanenza a Roma, dove andò per chiedere l'aiuto di papa Pio IX, Carlotta diede i primi segni di un grave squilibrio mentale. Il 7 ottobre il fratello Filippo la raggiunse e la condusse a Miramare, dove rimase sotto la, pare, crudele sorveglianza degli agenti della sicurezza austriaca fino a quando i suoi fratelli riuscirono, con difficoltà, a ricondurla in Belgio.
Il 19 giugno 1867 Massimiliano venne fucilato dai repubblicani a Querétaro.
Dopo un breve momento di lucidità, nel periodo immediatamente successivo alla morte del marito, diventò completamente pazza e si dice che ascoltasse in continuazione la canzone "la paloma", che le ricordava la sua storia. Trascorse il resto della sua vita nella tenuta di Bouchout, appositamente acquistata per lei dal fratello Leopoldo, il quale era legato alla sorella da un profondo affetto.
Mori' a ottantasette anni nel 1927, sessant' anni dopo il marito!

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